E’ cosa assai nota che i farmaci possano avere degli effetti indesiderati anche gravi. Ciononostante ci sono delle controindicazioni che ancora oggi risultano sconosciute. Ecco perché oggi abbiamo deciso di spiegarvi in che modo i farmaci distruggono i reni.
I farmaci distruggono i reni: ecco perché
Molto spesso accade che per praticità si snobbino i rimedi naturali e si opti per la medicina tradizionale. Ciononostante la medicina alternativa è di gran lunga migliore rispetto a quest’ultima. Perché? I farmaci causano dipendenza ed hanno molti effetti collaterali. Per questo motivo al minimo dolore o disagio, ci si vede costretti a recarsi in farmacia, non facendo altro che amplificare i propri problemi di salute. Uno degli organi più danneggiati dai farmaci, sono senza dubbio i reni.
Ecco i farmaci che possono danneggiare anche seriamente i reni:
1. Antibiotici: vancomicina, sulfamidici, ciprofloxacina e meticillina.
2. Analgesici: paracetamolo, l’aspirina, ibuprofene, naproxene.
3.Inibitori: COX-2: celecoxib, Valdecoxib, rofecoxib.
4. Farmaci per bruciore di stomaco: omeprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo, esomeprazolo, lansoprazolo.
5. Farmaci antivirali: aciclovir, tenofovir e indinavir.
6. Farmaci per l’ipertensione: Captopril.
7. Farmaci per l’artrite reumatoide: clorochina e idrossiclorochina, infliximab.
8. Farmaci per il disturbo bipolare: Litio.
9. Anticonvulsivanti: Fenitoina, trimethadione.
10. Agenti chemioterapici: mitomicina C, ciclosporina, tacrolimus, interferone, pamidronato, cisplatino, bevacizumab, chinino e propiltiouracile.
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NB: Le informazioni riportate in questo articolo sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche. Pertanto non devono intendersi come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o la sospensione di un farmaco. L’articolo ha scopo informativo, ma non intende sostituire in alcun modo il parere di un medico generico o specialista. L’utilizzo delle informazioni fornite è da intendersi sotto la responsabilità, il controllo e la discrezione del lettore.
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