E’ la Basilicata la regione più bianca d’Italia. Bianca, come il vestito delle spose che ogni anno contribuiscono a mantenere alto l’indice di nuzialità del territorio lucano, cioè il dato relativo a un matrimonio per mille residenti. In Basilicata, infatti, ci si sposa molto, meno che in Campania e Calabria, ma abbastanza da dare via a un vero e proprio indotto economico che ruota proprio intorno al giorno più bello della vita di tante coppie.

Qualche dato

I matrimoni si susseguono soprattutto nel corso della stagione estiva. Estate, tempo di mare e matrimoni, con buona pace degli invitati. Il quoziente di nuzialità della Basilicata, al 2016, è pari a 3,8, un dato che supera la media nazionale, ferma al 3,4. Palma d’oro, in questo caso, alla Calabria (4,4) e quella d’argento alla Campania (4,3). In Basilicata, però, guardando ai numeri assoluti sono stati celebrati 2.191 matrimoni, con una netta superiorità di quelli religioso (1.796) su quelli civili (395). Sono stati 95 i matrimoni misti. A diffondere i dati è Confommercio-Federalberghi Potenza, sulla base di una rielaborazione in chiave regionale dello studio nazionale del Rapporto della Camera di Commercio di Milano.

Le aziende del settore

Ecco, quindi, che questa vitalità del settore tiene in piedi un indotto di imprese che dalla bomboniera alla realizzazione di splendidi abiti da sposa, quotidianamente lavorano sul territorio lucano. Secondo lo studio, le aziende attive nei settori legati alla celebrazione delle nozze, nel 2017, sono 797 (in crescita del 2,2 per cento rispetto al 2016). Per la maggior parte, sono collocate in provincia di Potenza (524, con un +2,5 per cento sul 2016). La maggior parte di queste aziende è attiva nel commercio di confezioni da cerimonia (323). Seguono quelle di vendita di fiori e piante (182) e quelle di attività di riprese fotografiche (139). Bene anche il comparto bomboniere, che trova linfa vitale anche in appuntamenti diversi da festeggiare con un piccolo dono, dal battesimo alle bomboniere per le nozze d’argento che possono essere acquistate anche on line, su portali come NaraBomboniere.

Le novità del 2018

Lo studio promosso da Confcommercio-Federalberghi Potenza, poi, si sofferma anche sull’analisi dei più interessanti trend che emergono dalla realtà dei matrimoni di Potenza e dintorni. La prima cosa che emerge è un calo nel numero degli invitati. “La prima novità per le nozze 2018 – spiega Michele Tropiano, Federalberghi-Confcommercio – è il calo degli invitati: fino a qualche anno fa gli sposi per ogni famiglia invitata potevano contare in media su 3 partecipanti al pranzo-cena nuziali, oggi la media scende a 1,2. Si conferma l’atteggiamento al risparmio e  in alcune aree della regione, come la Val d’Agri, i prezzi della cerimonia a tavola sono fermi già da qualche anno con una media tra 80-120 euro ad invitato. In altre aree la fascia oscilla tra i 100 sino ad un massimo di 140 euro”.

La Puglia meta preferita per la festa

Tra le tendenze in atto anche una costante fuga verso la Puglia per festeggiare. Ci si sposa in Basilicata, sì ma la vicinanza con la regione facilita la scelta di strutture ricettive pugliesi e, in minima parte, campane. Va in Puglia il 25 per cento delle coppie che si sposa in Basilicata, in Campania il 5 per cento. Cambia anche il gusto per il pranzo. Cresce la richiesta di menu particolari, fantasiosi, capaci di stupire gli ospiti. Si conferma lo scarso appeal della fornitura di pasti preparati, tanto che sono solo 4 le imprese che in regione operano nel settore.

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