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I coaguli nel sangue sono un killer silenziosi che possono causare infarto o ictus: puoi riconoscerli attraverso 6 sintomi

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Trombosi: la malattia causata dalla presenza di coaguli nel sangue

Alcune malattie non fanno distinzione tra giovani e anziani, i loro sintomi sono spesso silenti o simili a malattie ordinarie. Tra queste, l’eccessiva coagulazione che può portare alla trombosi uccidendo mezzo milione di persone in Europa ogni anno. Quali sono i sintomi ed i fattori di rischio della malattia dei coaguli nel sangue?

Cos’è la trombosi?

Una trombosi è un coagulo di sangue che si forma in una vena o in un’arteria bloccandola. La coagulazione del sangue si verifica quando il flusso sanguigno viene rallentato dall’immobilizzazione di un arto (gambe) o da un ostacolo (ateroma). La complicanza più grave della trombosi venosa è l’embolia polmonare in cui il coagulo si stacca dal punto in cui si è formato e viaggia verso l’arteria polmonare fino a causare una morte improvvisa.

I coaguli di sangue possono essere causati da tutto ciò che impedisce il flusso sanguigno o la normale coagulazione, come i danni alla vena, gli interventi chirurgici, alcuni farmaci e la mancanza di attività fisica.

Questa malattia può essere molto pericolosa perché può provocare anche infarto e ictus.

Quali sono i sintomi della malattia dei coaguli di sangue?

  • Dolore alle gambe e crampi.
  • Tosse inspiegabile, specialmente quella che dura a lungo senza una ragione apparente.
  • Dolore toracico e dispnea possono indicare la presenza di un coagulo di sangue nell’area polmonare e altri problemi cardiaci.
  • Mancanza di respiro, dolore durante la respirazione più profonda e incapacità di respirare profondamente.
  • Gonfiore degli organi inferiori, in particolare delle gambe.
  • Pelle rossa o scolorita sulla gamba.

Se noti uno di questi sintomi, assicurati di consultare il medico prima possibile. Non trascurare alcun sintomo!

Fattori di rischio per la trombosi

Ci sono molti fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare la trombosi venosa profonda:

  • Riposo a letto prolungato: ad esempio durante una lunga degenza ospedaliera o una paralisi. Quando le gambe rimangono ferme per lunghi periodi di tempo, i muscoli del polpaccio non si contraggono per facilitare il flusso sanguigno, il che può aumentare il rischio di formazione di coaguli di sangue.
  • Lesioni o interventi chirurgici: lesioni alle vene o interventi chirurgici possono aumentare il rischio di coaguli di sangue.
  • Gravidanza: la gravidanza aumenta la pressione nelle vene del bacino e delle gambe. Le donne con una malattia emorragica ereditaria sono particolarmente a rischio. Il rischio che si formino coaguli di sangue durante la gravidanza può persistere fino a sei settimane dopo il parto.
  • Pillole contraccettive orali o terapia ormonale sostitutiva: entrambe possono aumentare la capacità di coagulazione del sangue.
  • Essere in sovrappeso o obesi: essere in sovrappeso aumenta la pressione nelle vene del bacino e delle gambe.
  • Il fumo influisce sulla coagulazione del sangue e sulla circolazione, il che può aumentare il rischio di trombosi.
  • Cancro: alcune forme di cancro aumentano le sostanze nel sangue che causano la formazione di coaguli di sangue.
  • Mancanza di attività fisica: quando le gambe rimangono ferme per ore, i muscoli del polpaccio non si contraggono, quindi si possono formare coaguli di sangue.

L’alimentazione per favorire una buona circolazione sanguigna

Al fine di mantenere la fluidità del sangue e prevenire la formazione di coaguli sarà utile consumare regolarmente:

  • Alimenti contenenti vitamina C: frutta, soprattutto agrumi, kiwi, fragole, ciliegie, lattuga, spinaci e pomodori.
  • Alimenti contenenti vitamina E: frutta secca ed avocado.
  • Alimenti contenenti flavonoidi: frutta e verdura di colore rosso o scuro (uva, prugna e melograno) e verdure (pomodoro, melanzana e cavolo rosso).
  • Alimenti contenenti acidi grassi Omega 3: pesce (soprattutto salmone, sgombro, acciughe) e frutta secca.
  • Alimenti ricchi di potassio: banane, verdure, frutta secca e disidratata e patate.
  • Alimenti contenenti fibre: frutta, verdura e cereali integrali (pane, pasta e riso).

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