Le meduse appartengono alla famiglia dei Cnidari, dall’aspetto gelatinoso si differenziano per specie, forme e colori, molto diffuse nelle zone con clima caldo, si nutrono di crostacei e piccoli pesci. Dalla forma di un polipo rovesciato sono quasi interamente composte di acqua, ma la loro caratteristica principale è rappresentata dai tentacoli urticanti, usati sia per difendersi che per attaccare.
Una volta attaccata la preda essi emettono un liquido pungente in grado di agire sull’apparato circolatorio e respiratorio e di anestetizzare o paralizzare, in alcuni casi può essere addirittura velenoso.
Come mai così tante specie pericolose sono arrivate in Italia?
Le cause di questa escalation sono da ricercare innanzitutto nell’innalzamento delle temperature globali del pianeta.
Una diretta conseguenza è il rialzo termico delle acque, fenomeno questo che favorisce la loro migrazione dalle acque tropicali e sub tropicali,ed attraversando il canale di Suez giungono facilmente sulle nostre coste.
Arrivate nei nostri mari, trovano un’ampia ricchezza di nutrimento nell’acqua, grazie al numero sempre più ridotto dei grossi pesci predatori, dovuto alla crisi ittica.
Allarme meduse: l’emergenza
Le meduse si stanno ormai diffondendo senza controllo anche nei nostri mari, diventando un vero pericolo per chi ama trascorrere le giornate al mare. La maggior parte di loro sono completamente innocue, salvo venirne a contatto.
Le meduse sono sempre state presenti lungo le nostre coste, ma negli ultimi anni si è verificato un vero e proprio fenomeno migratorio, ed è sempre più frequente avvistare specie nuove.
In Italia oltre alle sette specie già note, è stata avvistata lungo le coste italiane, una molto pericolosa la: Physalia physalis, meglio conosciuta come la Caravella portoghese.
E’ una animale molto simile alle meduse che conosciamo, ma appartiene ad una specie velenosissima, ancor più se si considera che il suo veleno è dissimile a quello delle altre.
Il corpo in realtà si può considerare come una colonia, composta da ben quattro generi di individui , collegati fra di loro e reciprocamente dipendenti per la sopravvivenza dell’animale stesso.
E’ dotata di lunghi tentacoli che possono raggiungere la lunghezza di 50 metri, in caso di attacco lieve può provocare un intenso bruciore, ma nei soggetti più a rischio può causare arresto cardiaco.
Come intervenire
In caso di puntura si consiglia di lavare la parte con acqua di mare e disinfettare con bicarbonato, non grattare, non rimuovere i frammenti di tentacoli.
Il rimedio migliore è un gel astringente al cloruro d’alluminio. Visto che costa pochissimo vi consigliamo di portarlo sempre con voi quando andate al mare (se non sapete dove acquistarlo, cliccate qui).
NB: Nei casi più gravi è consigliabile rivolgersi tempestivamente ad un pronto soccorso.
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