L’esposizione al sole ha diversi effetti benefici sul nostro organismo in quanto stimola la produzione di vitamina D e svolge un’azione positiva sul nostro umore. Tuttavia i raggi ultravioletti possono causare danni al nostro organismo. Un esposizione prolungata può, infatti, nuocere ai nostri occhi e alla nostra pelle favorendo l’insorgenza di tumori cutanei.
Insomma l’esposizione al sole comporta sia rischi che benefici.
Tuttavia è possibile minimizzare i rischi scegliendo con buon senso i tempi e i modi di esposizione e proteggendosi in modo adeguato, tenendo conto dell’età e del tipo pelle di chi si sta esponendo al sole.
Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sull’esposizione al sole:
- Abbronzarsi nei centri estetici non protegge dalle scottature dovute all’esposizione solare.
- Cospargendosi il corpo di creme o spray autoabbronzanti ci si abbronza senza correre nessuno dei rischi connessi con l’esposizione ai raggi UV, ma non si ottiene un’abbronzatura naturale.
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Una protezione solare con un fattore compreso tra 15 e 25, se applicata correttamente, è sufficienteper proteggere la pelle, della maggior parte delle persone, dall’eritema solare.
- Le confezioni delle protezioni riportano una data di scadenza che oscilla tra i 2 e i 3 anni.
- I filtri contenuti nelle creme, perdono efficacia dopo circa un anno. Di conseguenza, è consigliabile non utilizzare la protezione a distanza di così tanto tempo e gettarla via dopo un anno dall’apertura.
- Quando si va al mare, in piscina, alle terme o in montagna, la protezione va applicata mezz’ora prima dell’esposizione al sole e ogni due ore durante la giornata.
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