Il cancro del colon-retto nei giovani è passato dall’essere un’eccezione a una tendenza preoccupante nell’ultimo decennio. Mentre i casi sono in calo nelle fasce d’età superiori ai 65 anni, le diagnosi prima dei 50 anni sono in forte aumento.
Gli esperti, come Rebecca Siegel dell’American Cancer Society, indicano un “colpevole” moderno del cancro nei giovani: il consumo costante di cibi ultra-processati abbinato a uno stile di vita sempre più sedentario. Questi fattori, uniti all’obesità e alla storia familiare, creano un terreno fertile per tumori che in precedenza si manifestavano solo in età avanzata. Ma nonostante la paura, c’è una buona notizia: piccoli cambiamenti quotidiani possono ridurre notevolmente questo rischio e permetterti di riprendere il controllo della tua salute.
Le cause del cancro da giovani e non solo
- Il consumo di alimenti ultra-processati, ricchi di zuccheri, grassi saturi e additivi.
- La sedentarietà. Trascorriamo ore davanti allo schermo, tra lavoro, serie TV e social media, sempre seduti o sdraiati.
- Picchi di glucosio + infiammazione: una combinazione che logora l’intestino e favorisce le mutazioni cellulari.
- Obesità in crescita. Secondo uno studio del JAMA Oncology, l’eccesso di tessuto adiposo rilascia sostanze infiammatorie che “irritano” il colon e raddoppiano il rischio di cancro nelle persone sotto i 50 anni.
Sintomi che non possono essere ignorati
- Sanguinamento rettale, anche lieve.
- Alterazione persistente del ritmo intestinale (diarrea o stitichezza).
- Perdita di peso inspiegabile.
- Stanchezza costante senza causa apparente.
Questi sintomi sono spesso attribuiti a emorroidi, stress o dieta. Se durano più di qualche settimana, è consigliabile consultare un medico.
Perché il rischio aumenta?
- Familiarità. Una mutazione genetica nei parenti di primo grado raddoppia la probabilità.
- Dieta ricca di carni lavorate. I nitriti formano composti cancerogeni nell’intestino.
- Fumo e alcol. Aumentano l’infiammazione cronica nel tratto digerente.
Prevenzione pratica: cambiamenti che si adattano alla tua routine
- Mangia più fibre. Frutta, verdura, legumi e cereali integrali aiutano a “spazzare” le sostanze tossiche dal colon.
- Sostituisci le carni lavorate con proteine magre. Scegli pesce, uova, pollo o fonti vegetali come i ceci.
- Muoviti 150 minuti a settimana. Cammina a passo svelto, ballare a casa o andare in bicicletta sono tutte attività ugualmente utili. Il movimento regola l’insulina e riduce l’infiammazione.
- Mantieni un peso sano. Piccole perdite – pari al 5% del peso corporeo – riducono già i marcatori infiammatori.
- Tieni d’occhio la vitamina D. L’esposizione sicura alla luce solare e, se necessario, l’assunzione di integratori prescritti aiutano a proteggere le cellule del colon.
FAQ
Prima dei 50 anni, tutti hanno bisogno di una colonscopia? Non è ancora una regola, ma chiunque abbia una storia familiare o sintomi persistenti dovrebbe consultare il proprio medico il prima possibile.
Il consumo occasionale di alimenti ultra-processati è pericoloso? Il rischio aumenta con la frequenza. Il consumo occasionale è accettabile; quello quotidiano no.
L’obesità addominale fa pesare di più? Sì. Il grasso viscerale rilascia citochine infiammatorie direttamente nel flusso sanguigno.
Il tè detox sostituisce i test di screening? No. Le bevande “detox” non rilevano i polipi, né sostituiscono la colonscopia o il test del sangue occulto.
L’aumento del cancro del colon-retto tra i giovani lancia un monito: le scelte quotidiane, come cosa mettiamo nei nostri piatti e quanto tempo trascorriamo seduti, influenzano il rischio ben prima della pensione. Rimanere informati, osservare i sintomi e adottare abitudini sane sono passi concreti per infrangere questa statistica, valorizzando ogni fase della vita con salute e fiducia.
NB: Le informazioni riportate in questo articolo sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche. Pertanto non devono intendersi come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o la sospensione di un farmaco. L’articolo ha scopo informativo, ma non intende sostituire in alcun modo il parere di un medico generico o specialista. L’utilizzo delle informazioni fornite è da intendersi sotto la responsabilità, il controllo e la discrezione del lettore.
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