Potresti calpestarla ogni giorno senza sapere di avere sotto i piedi un vero tesoro nutrizionale. Stiamo parlando dell’amaranto bianco (Amaranthus albus), una pianta che viene scambiata per un’erbaccia perché cresce spontaneamente nei campi, nei giardini e perfino lungo i marciapiedi, che in realtà è un potente superfood naturale.
Se pensi che sia solo una fastidiosa erbaccia, questo articolo ti farà cambiare idea.
Che cos’è l’amaranto bianco?
L’amaranto bianco è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae. Caratterizzata da piccoli fiori biancastri e foglie ovali verdi, cresce facilmente in terreni aridi, resistendo alla siccità e all’inquinamento. Ma dietro questo aspetto umile, si cela un profilo nutrizionale straordinario, tanto da essere rivalutato da nutrizionisti, erboristi e appassionati di rimedi naturali.
Proprietà e benefici dell’amaranto bianco
L’amaranto bianco è ricco di sostanze nutritive essenziali, che lo rendono un prezioso alleato per il benessere dell’organismo:
- Proteine di alta qualità: contiene tutti gli amminoacidi essenziali, compresa la lisina, rara nei cereali.
- Fibre: regola l’intestino, favorisce la digestione e contribuisce al senso di sazietà.
- Calcio, ferro, magnesio e potassio: utili per ossa forti, energia e salute cardiovascolare.
- Antiossidanti naturali: combatte lo stress ossidativo e protegge le cellule.
- Senza glutine: perfetto per chi soffre di celiachia o segue una dieta gluten free.
Come usare l’amaranto bianco in cucina?
Dell’amaranto bianco si possono consumare foglie, fusti e semi. Ecco alcuni modi per integrarlo nella tua dieta:
- Foglie giovani: ottime crude in insalata, ricche di gusto e vitamine.
- Cotte come gli spinaci: da aggiungere a minestre, zuppe, risotti o contorni.
- Semi: si possono cuocere come un cereale (simile alla quinoa), o tostare per aggiungerli a muesli e barrette.
Consiglio: raccoglilo in zone non inquinate, lavalo accuratamente e consumalo fresco o essiccato.
Curiosità e impieghi tradizionali
L’amaranto veniva già utilizzato da antiche civiltà come gli Aztechi e gli Inca, non solo come alimento, ma anche per usi medicinali:
- decotti per alleviare problemi digestivi
- impacchi per la pelle irritata
- tonico naturale per rafforzare il corpo
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