Home Gli Speciali Autismo: potrebbe lasciare una traccia invisibile già alla nascita?

Autismo: potrebbe lasciare una traccia invisibile già alla nascita?

4
0
autismo

L’autismo è ancora oggi una delle condizioni neurologiche più complesse e misteriose. Nonostante i progressi della scienza, le cause e i meccanismi precisi che lo determinano restano in gran parte sconosciuti. Tuttavia, nuove ricerche suggeriscono che segni invisibili dell’autismo potrebbero essere presenti sin dalla nascita. Un’ipotesi affascinante che apre le porte a diagnosi precoci e interventi tempestivi, migliorando significativamente la qualità della vita delle persone nello spettro autistico.

Cos’è l’autismo?

L’autismo, o disturbo dello spettro autistico (ASD), è una condizione del neurosviluppo che influisce sul modo in cui una persona comunica, interagisce socialmente e si relaziona con l’ambiente circostante. Può manifestarsi con comportamenti ripetitivi, difficoltà nella comunicazione e sensibilità sensoriali accentuate. Tuttavia ogni persona autistica è diversa e presenta caratteristiche uniche.

L’autismo lascia una “firma” già alla nascita?

Secondo diversi studi recenti, potrebbero esistere marcatori biologici o neurologici osservabili nei neonati che rivelano un’alta probabilità di sviluppare autismo. Tra le ipotesi attualmente al vaglio:

  • Differenze nella struttura del cervello già nei primi mesi di vita.
  • Schemi atipici di movimento o di attenzione visiva nei neonati.
  • Risposte sensoriali diverse, come una reazione accentuata o assente a suoni, contatti o luci.

Questi segnali non rappresentano una diagnosi, ma potrebbero essere indicatori precoci utili per intervenire il prima possibile.

Fattori genetici ed epigenetici

L’autismo ha una forte componente genetica. Tuttavia, le ricerche stanno evidenziando anche l’importanza di fattori epigenetici, cioè quei meccanismi che influenzano l’espressione dei geni senza modificarli direttamente. Alcuni fattori ambientali durante la gravidanza o nei primi mesi di vita potrebbero attivare o disattivare determinati geni, contribuendo allo sviluppo del disturbo.

L’importanza della diagnosi precoce

Identificare segnali dell’autismo già alla nascita potrebbe rivoluzionare il modo in cui affrontiamo la condizione. Una diagnosi precoce consente di iniziare interventi mirati nei primi anni di vita, una fase in cui il cervello è particolarmente plastico e recettivo.

Le terapie precoci possono migliorare:

  • Le abilità comunicative
  • La socializzazione
  • L’autonomia
  • Il benessere complessivo

Una nuova prospettiva: più comprensione, meno stigma

Parlare di autismo come di una neurodivergenza è fondamentale per superare lo stigma. Le persone autistiche portano con sé talenti, sensibilità e modi di vedere il mondo preziosi. Capirli e supportarli fin da subito significa creare una società più inclusiva, empatica e giusta.

Per restare sempre aggiornata/o e non perderti nessuno degli articoli firmati DidiDonna iscriviti alla nostra newsletter settimanale. Seguici anche sui nostri canali social: FacebookX e Instagram!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome

17 − 11 =